L’utilizzo dei droni per agricoltura di precisione si basa sull’idea di adattare gli interventi agronomici alle reali esigenze delle colture, del suolo e della variabilità spaziale in campo.
Tali tecnologie, che stanno trasformando questo settore, rappresentano strumenti centrali: grazie a sensori dedicati, voli programmati, acquisizione dati ad alta risoluzione. I droni permettono all’agricoltore di intervenire in modo più rapido, più puntuale, e spesso con minori costi e minore impatto ambientale.
In questo articolo vedremo come questi strumenti supportano l’agricoltura di precisione, quali sono i principali vantaggi, le applicazioni pratiche, le sfide e le prospettive future.

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Che cos’è l’agricoltura di precisione
L’agricoltura di precisione (Precision Farming) si basa sull’idea che non tutte le parti di un campo sono uguali: il terreno cambia, la tessitura, la fertilità, la micro-topografia, l’umidità, il vigore delle colture variano anche all’interno di un unico appezzamento.
Grazie a strumenti tecnologici (sensori, GPS, GIS, dati satellitari, droni) l’agricoltore può raccogliere dati, mappare le zone con esigenze differenti, segmentare l’appezzamento in zone (zone-management) e intervenire in modo localizzato: ad esempio, applicare fertilizzante solo dove serve, irrigare solo le parti che mostrano stress, fare trattamenti fitosanitari solo nella sezione interessata.
I principali driver di questo approccio sono:- ottimizzazione delle risorse (acqua, fertilizzanti, pesticidi)
- incremento della resa o miglioramento della qualità del prodotto
- riduzione dell’impatto ambientale e dei costi operativi
In questo contesto, i droni offrono un valore aggiunto rispetto alle tecnologie più tradizionali o alle riprese satellitari.
Quale ruolo giocano i droni per agricoltura di precisione
I droni, o più correttamente gli aeromobili a pilotaggio remoto (APR), stanno assumendo un ruolo centrale nell’agricoltura 4.0 perché permettono:
- monitoraggio più frequente e con maggiore dettaglio: voli ravvicinati, risoluzione elevata, ripetizioni rapide.
- raccolta di dati multispettrali e ad infrarosso che consentono di evidenziare stress vegetativo, carenze nutritive, zone irrigue inadeguate.
- mapping preciso del suolo, della vegetazione, delle colture; generazione di mappe di prescrizione per interventi differenziati.
- applicazioni operative: non solo rilevazione ma anche irrorazione, semina, o spandimento localizzato in alcuni casi.
Ad esempio, un drone dotato di telecamera multispettrale sorvola una parcella e restituisce immagini che mostrano variazioni di vigore vegetativo tramite indice NDVI (Normalized Difference Vegetation Index). Sulla base di queste mappe si identificano zone in cui intervenire con fertilizzanti o acqua in più, oppure zone in cui la produzione sarà inferiore e occorre modificare la strategia colturale.
Un ulteriore aspetto: rispetto a rilevazioni satellitari o con aerei tradizionali, i droni offrono maggiore risoluzione spaziale, maggiore frequenza di passaggio e minori costi operativi per superfici medio-piccole.
Vantaggi principali nell’utilizzo dei droni per agricoltura di precisione
Ecco i benefici più rilevanti quando si integra un’attività con droni per agricoltura di precisione:
- Efficienza operativa e risparmio di risorse: applicazioni mirate significa meno fertilizzante/pesticida/irrigazione sprecata.
- Migliore presa di decisione agronomica: grazie ai dati acquisiti in tempo reale o quasi, l’agricoltore può intervenire tempestivamente, riducendo danni da stress idrico, attacchi patogeni o infestanti.
- Miglioramento della resa e della qualità: intervenendo sulle zone critiche, è possibile migliorare uniformità, qualità del raccolto, e tracciabilità.
- Sostenibilità ambientale: riduzione degli input chimici, uso più razionale dell’irrigazione, minor impatto ambientale.
- Maggiore competitività e innovazione aziendale: integrare la tecnologia dei droni significa allinearsi ai principi dell’agricoltura 4.0, migliorare l’immagine, rendersi più accreditabili nei bandi o nei contratti.
Applicazioni pratiche dei droni nell’agricoltura
Vediamo alcuni esempi concreti di come i droni vengono impiegati in agricoltura di precisione:
- Monitoraggio vigore vegetativo e stress idrico: con sensori multispettrali o NIR si identificano zone con fogliame stressato o con irrigazione insufficiente.
- Mappe di prescrizione per concimazione o irrigazione variabile: i droni aiutano a creare mappe che suddividono il campo in zone omogenee e definiscono “quanto” intervenire e dove.
- Rilevazione di malattie, infestanti o parassiti: grazie alle immagini ad alta risoluzione e all’analisi dei dati, è possibile anticipare le conseguenze o evidenziare anomalie prima che diventino visibili.
- Supporto alla semina o all’irrorazione di precisione: in certi casi i droni non solo rilevano ma effettuano interventi, ad esempio irrorazioni localizzate o spandimento.
- Mappatura del suolo e modellazione del terreno: dapprima con rilievi aerei si crea un modello del terreno, dell’elevazione, dell’umidità, che serve per progettare coltivazioni, drenaggi o interventi agronomici.
Conclusioni
L’adozione dei droni per agricoltura di precisione rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficiente, più sostenibile e più intelligente delle coltivazioni. Per l’agricoltore e per il professionista che fornisce servizi significa offrire un valore concreto: monitoraggio ad alta risoluzione, interventi mirati, risparmio di risorse, maggiore qualità delle produzioni.
In un contesto dove i cambiamenti climatici e la domanda globale di agricoltura sostenibile aumentano, i droni si affermano come strumenti utili e sempre più accessibili per fare la differenza.
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FAQ
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Cosa sono i droni per l’agricoltura di precisione?
Sono sistemi a pilotaggio remoto che raccolgono dati sulle colture tramite sensori ottici, multispettrali o termici. Le informazioni raccolte aiutano l’agricoltore a valutare vigore, stress idrico, stato nutrizionale e eventuali problemi localizzati nel campo.
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Perché usare i droni in agricoltura?
Perché consentono un monitoraggio rapido e accurato dell’appezzamento. Grazie alle immagini ad alta risoluzione, l’agricoltore può intervenire solo dove serve, riducendo sprechi e costi. I droni migliorano la gestione delle risorse e aumentano la resa finale.
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Che tipo di dati raccolgono i droni?
– immagini RGB per controlli visiviu003cbru003e- mappe NDVI, NDRE, GNDVI per rilevare la vigoria e per analizzare lo stress idricou003cbru003e- dati utili alla creazione di mappe di prescrizione
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Ogni quanto andrebbe fatto un rilievo con drone?
Dipende dalla coltura e dalla fase fenologica. In genere:u003cbru003e- una prima analisi a inizio stagioneu003cbru003e- un monitoraggio durante la crescita vegetativau003cbru003e- rilievi extra in caso di stress, siccità o eventi climatici
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È possibile usare i droni per trattamenti o irrorazione?
In alcuni contesti sì, ma dipende dalla normativa vigente e dal tipo di coltura. Per molte aziende agricole, la parte più utile resta la fase di monitoraggio e analisi multispettrale che permetta trattamenti mirati con mezzi tradizionali.
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Che vantaggi offre una mappa di prescrizione?
Permette di dividere il campo in zone omogenee e indicare quanto fertilizzante, acqua o prodotto fitosanitario applicare. L’azienda agricola risparmia risorse, migliora la produzione e riduce l’impatto ambientale.
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I droni sono utili anche per rilevare danni da clima o fauna?
Sì. Le immagini aeree permettono di valutare l’entità dei danni da grandine, gelo, vento, ungulati, cinghiali o parassiti. Questo supporta stime assicurative e interventi rapidi sul campo.





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